Un gesto vale più di mille parole ... se sei capace di interpretarlo correttamente.
Un famoso traduttologo e interprete sostiene che gli interpreti debbano imparare a "ascoltare con gli occhi e parlare con le orecchie"...ma cosa intende dire con questo? Il linguaggio non verbale varia da cultura a cultura e l'interprete deve essere consapevole delle differenze . Molti gesti sono usati universalmente ma veicolano significati diversi; ad esempio, il gesto di mostrare la lingua all'interlocutore per noi italiani equivale "a fare la linguaccia". Se lo fa un bambino lo consideriamo maleducato o nel migliore dei casi lo valutiamo come il gesto di un simpatico birbone mentre se a farlo è un adulto lo consideriamo "esuberante" o "infantile" o peggio "fuori di testa". Il medesimo gesto in Tibet serve ad esprimere cortesia nei confronti dell'interlocutore, in Cina è usato per esprimere turbamento, mentre in Polinesia è utilizzato per dissentire dall'interlocutore. Mi sono soffermata a riflettere e a rilevare la massiccia presenza di nomenclatura anatomica nelle espressioni figurate presenti nella nostra lingua. Un esempio pratico: le spalle. - alzare le spalle, fare spallucce = disinteresse, indifferenza - assalire alle spalle, pugnalare alle spalle, colpire alle spalle, prendere alle spalle = tradimento - avere la testa sulle spalle, mantenere la testa sulle spalle = responsabilità - avere le spalle grosse, avere le spalle forti, avere le spalle larghe, avere buone spalle = sopportazione - avere le spalle quadre = solidità, concretezza, controllo delle emozioni - trovarsi/essere/mettere con le spalle al muro= senza vie di scampo - parlare/agire/dietro le spalle = tradimento, falsità - ridere alle spalle = derisione - essere di spalla tonda= non aver voglia di lavorare - fare da spalla = collaborare ad imprese poco oneste - fare la spalla = l'attore o il comico "di spalla", quello che fornisce la battuta, gli spunti etc - gettare/mettere/caricare sulle spalle = addossare colpe, responsabilità o delegare incarichi gravosi o sgradevoli - gettarsi/buttarsi dietro le spalle = dimenticare o disinteressarsi qualcosa che fa parte del proprio passato - gravare le spalle = riferito a pesi, una responsabilità - guardarsi/proteggersi le spalle = stare in guardia - lavorare di spalle = fare il contrabbandiere - spolverare le spalle = percuotere qualcuno - stringersi nelle spalle = manifestare impotenza, rassegnazione o indifferenza - vivere alle spalle di qualcuno = sfruttare qualcuno - voltare/girare/volgere le spalle = sottrarsi ad un impegno preso, disinteressarsene, abbandonare qualcuno nel momento del bisogno Studi recenti hanno insistito sulla centralità semiotica del vocabolario anatomico umano. Il corpo rappresenta infatti una realtà di comune percezione, organizzata secondo principi strutturali universali. L’unità corporea può dunque costituire un insieme di nozioni delle quali l’uomo si serve per definire e organizzare il mondo che lo circonda. Potete trovare le fonti delle ultime due citazioni su un articolo del sito della Treccani, intitolato "Il corpo nel lessico" (www.treccani.it/enciclopedia/parti-del-corpo_(Enciclopedia-dell'Italiano)/), a sua volta corredato da bibliografia a fine articolo, nel caso in cui vi interessasse approfondire l'argomento. Oltre ad interpretare correttamente il significato sotteso alla gestualità dell'oratore in base alla sua cultura di provenienza, l'interprete deve anche essere consapevole dei messaggi non verbali che egli stesso veicola durante il processo interpretativo Edma Vernieri Cotugno
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Segreteria studenti
08527754 WhatsApp
327 4915165 e.mail
info@scuolainterpreti.it Categorie
Tutto
Archivio
Marzo 2020
|